1. | € 38,00 | EAN-13: 9788892132337 Alessandro Serpe Il pensiero filosofico e giuridico danese. Tra comunità democrazia e diritto
Edizione: | Giappichelli, 2020 | Collana: | Bibliotheca. Biblioteca di studi giuridici, politici e sociali | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-15 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 38,00 | Descrizione | Descrizione del libroIl lavoro é dedicato alla cultura filosofico e giuridica danese con particolare attenzione ai modi con i quali si lasciano ritrovare in essa composti tra di loro comunità , democrazia, diritto. Il lavoro si dipana in due parti che s'intrecciano interagendo tra loro. Nella prima sono studiati autori e voci operose, tra gli anni Trenta e Sessanta dell'Ottocento danese: àrsted padre del realismo giuridico danese; Grundtvig teologo sensibile al romanticismo tedesco e al liberalismo inglese; Kierkegaard l'impolitico, ferocemente critico d'ogni assieme fatto di massa, folla, pubblico. Comunità per essi sia che la riconoscano, promuovano o disprezzino é il concreto vivere assieme secondo valori che una lunga tradizione entro il luteranesimo ora popolare ora d'élite, vi avevano insediato. A tener congiunti questi tre autori con i giuristi e filosofi del diritto studiati nella seconda parte del lavoro é la permanenza e ricorrenza di comunità nel suo diverso star nel gioco di democrazia e diritto: per Ross, poi Jà¸rgensen, Lauridsen e Doublet, la custodia e l'amministrazione del normativo non può non aver luogo che nei modi propri di una comunità â rispettivamente, la comunità di giudici, la comunità degli interpreti, la comunità dei legal professionals, la comunità giuridica comunicativa â comunità , ognuna per parte sua, legata ad un âche': kulturtradition, tradizione giuridica, valori condivisi e simili, di tanto residuo di strutture sociali comunitarie, di quanto luogo e matrice della valorazione/validazione del sistema sociale e giuridico. | Aggiungi al Carrello |
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2. | € 18,00 | EAN-13: 9788892131309 Alessandro Serpe Le ali fragili di Mathilde Fibiger. La questione femminile nella Danimarca dell'âge d'or
Edizione: | Giappichelli, 2019 | Collana: | La nottola di Minerva | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-15 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 18,00 | Descrizione | Descrizione del libroGli anni tra i Trenta e i Settanta dell'Ottocento sono generalmente considerati una sorta, per la Danimarca, di à¢ge d'or. Copenhagen, la capitale, area di singolare fortuna: la filosofia di Sà¸ren Kierkegaard, le novelle di Hans Christian Andersen, la poesia di Adam Gottlob Oehlenshlà¤ger, il teatro e la filosofia di Johan Ludvig Heiberg. Mathilde Fibiger (1830-1872) é stata, fuori dubbio, per la sua intensità anche teorica, la voce più significativa nel processo culturale di "costruzione" dell'emancipazione delle donne in Danimarca, e, in più d'un modo, pioniera, in area scandinava, della questione femminile. Nel "patrimonio genetico" dei suoi lavori vi sono riflessioni antropologiche, storiche e teologiche, ingredienti questi essenziali per lo sviluppo d'una consapevole emancipazione, poi politica e giuridica nel contesto dei suoi anni. Riflessioni che, di un passo antecedenti a quelle di scrittrici in contesti vicini, la norvegese Camilla Collett (1813-1895) e la svedese Fredrika Bremer (1801-1865), sorprendono per le loro singolari consonanze, e sicure differenze, con quelle milliane del The subjection of women. Tenace come una vergine guerriera d'una saga nordica ma silenziosa come una farfalla, la Fibiger volò via non prima d'essersi posata sui teneri boccioli dell'emancipazione femminile. Ad un secolo dalla scomparsa, le Red Stockings danesi volavano con le sue ali alla conquista di nuove libertà . | Aggiungi al Carrello |
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